Ferrara, patrimonio dell’umanità

Ferrara patrimonio dell'umanità

Ferrara presenta un centro storico ben conservato e ricco di monumenti.

La città è uno dei quattro capoluoghi (con BergamoGrosseto e Lucca) ad avere il centro storico circondato da una grande cerchia muraria ancora in larga parte integra e quasi pressoché immutata nel corso dei secoli. Queste mura, che hanno raggiunto in epoca rinascimentale la loro massima estensione, racchiudono un’area di dimensioni molto maggiori rispetto a quella edificata al tempo dell’Addizione Erculea e diversa rispetto al momento della sua fondazione, quando nacque la Ferrariola, collocata a sud dell’antico corso del Po. Lo spazio interno in parte rimase adibito a campi e venne urbanizzato nei secoli successivi all’addizione di Ercole I d’Este. Un momento importante fu quello dell’Addizione Novecentista e poi nuovi interventi furono realizzati nella seconda metà del XX secolo.

L’Addizione Erculea è considerata la più importante e innovativa opera urbanistica del Rinascimento italiano e il suo valore storico e culturale ha influito in modo determinante nell’assegnazione del titolo di patrimonio dell’umanità alla città. L’opera urbanistica fu commissionata all’architetto di corte Biagio Rossetti dal duca Ercole I d’Este, che voleva spazi e dimensioni degni di una capitale. Così venne raddoppiato lo spazio racchiuso dalle mura e si superò il modello urbano romano e medievale, caratterizzato da vie strette e sinuose spesso nate assecondando le disomogeneità del terreno. Rossetti disegnò un nuovo assetto viario intra moenia molto rigoroso e composto da grandi arterie rettilinee che mettevano in comunicazione i punti focali della città e che, incontrandosi, generavano incroci segnalati da edifici monumentali.[59] Il luogo maggiormente identificativo è il Quadrivio degli Angeli, incrocio tra l’asse nord-sud (da Porta degli Angeli al Castello Estense) e l’asse est-ovest (da Porta Mare a Porta Po), su cui affacciano Palazzo dei DiamantiPalazzo Prosperi-Sacrati e Palazzo Turchi di Bagno.

L’Addizione Novecentista fu un intervento più frammentato, che interessò solo parte della città. Alcune aree vennero modificate secondo il gusto architettonico del tempo noto come razionalismo italiano. Tra gli architetti interessati vi fu Carlo Savonuzzi e le personalità maggiormemte coinvolte in quel periodo furono Renzo Ravenna e Italo Balbo,

Oltre ai punti più visitati, Ferrara conserva spazi e punti caratteristici come Via CopertaVicolo dei Duelli e Via delle Vigne.